Monastero di Santo Spirito
Monache Cistercensi
Siamo una comunità monastica che dal XIII secolo continua, generazione dopo generazione, a vivere, lavorare, intercedere per i fratelli e lodare Dio in questo luogo.
La nostra storia
Volendo raccontare la nostra storia non vogliamo trascurare le nostre radici fondanti, il nostro spirituale albero genealogico, dunque parliamo di:
2.000 anni di storia
Il Cristianesimo nasce da Gesù Cristo che ci rivela un unico Dio in Tre Persone Divine: il Padre Creatore di tutto ciò che esiste, il Figlio Gesù, che si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, ed è morto e risuscitato, e lo Spirito Santo mandato da Gesù a santificare i credenti. Coloro che credono in Gesù Cristo si chiamano cristiani, di qui nasce la Chiesa Cattolica.
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Il monachesimo: I primi tre secoli del Cristianesimo furono segnati dalle persecuzioni degli Imperatori dell’epoca, e molti cristiani per non rinnegare la fede scelsero di morire per Gesù. Finito il tempo delle persecuzioni, tantissimi abbracciarono la fede in Cristo; verso il 280, in Egitto e Siria, alcuni, ispirati dallo Spirito Santo, si ritirarono nel deserto in solitudine, per vivere in modo radicale gli insegnamenti di Gesù (i primi monaci eremiti), in seguito cominciarono a formarsi le prime comunità monastiche.
San Benedetto (VI sec.) è venerato come Padre dei monaci dell’Occidente, scrisse una Regola di vita monastica che fino ad oggi è osservata da più ordini monastici; tale regola è di solito sintetizzata con il motto “prega e lavora”, da aggiungere: “medita la Parola di Dio e osservala!); il suo primo biografo fu il papa San Gregorio Magno che affascinato per la straordinaria santità dell’uomo di Dio, Benedetto, ha voluto raccontare la sua storia, le sue grandi virtù e miracoli.
I Cistercensi nascono in Francia nel XII sec., come riforma dell’ordine Benedettino iniziata dai Santi abati Roberto, Alberico e Stefano, i quali si riproponevano di osservare la Regola di San Benedetto con più fedeltà, e cioè vivendo con maggiore semplicità, mantenendosi con il lavoro delle proprie mani, lontani dagli affari e preoccupazioni del mondo per dedicarsi alle cose di Dio.
San Bernardo di Chiaravalle è il grande propagatore della Riforma Cistercense nascente, uomo di grande santità e sapienza spirituale, innamorato, entusiasta e pieno di fascino, attirò verso il Chiostro innumerevoli giovani, e fu consigliere ascoltato e ricercato dalle autorità politiche e religiose del suo tempo. Riconosciuto come Dottore della Chiesa, lasciò innumerevoli scritti anche oggi molto ricercati da monaci, studiosi, teologi e innamorati di Dio.
Il Monastero di Santo Spirito e la sua chiesa
L’Ordine Cistercense si diffuse in tutta Europa anche con numerosi monasteri femminili, tra questi, già nel secolo XIII, il Monastero di Santo Spirito con la sua chiesa, costruita secondo la spoglia architettura cistercense. Nel XVIII secolo si credette più opportuno, per elevare lo spirito e l’intelligenza a Dio, decorare la chiesa con scene meravigliose che narrano i misteri della Fede. Ed ecco che oggi abbiamo questo spettacolo di cultura e bellezza che è la chiesa di Santo Spirito.
Nel 1866 il Monastero fu soppresso a seguito delle leggi eversive dello stato, fu però concesso alle monache di continuare a dimorarvi. Inoltre nel 1927 fu abolita la clausura papale.
Nel 1953 l'Abate generale dei cistercensi Matteo Quatember assegnò in aiuto alla comunità Agrigentina tre monache provenienti dal monastero cistercense di San Severino Marche, e l'11 Gennaio 1964 si introdusse la clausura costituzionale. Infine il 12 marzo 2005 il Monastero è stato reincorporato all'ordine cistercense e oggi la comunità monastica, sebbene con un numero ridotto, continua a esistere ed essere presenza orante nel cuore di Agrigento, al servizio di Dio e della chiesa.
Ai nostri giorni la vita monastica continua il suo ideale: il lavoro per il proprio mantenimento, tante ore dedicate alla preghiera liturgica, meditazione della parola di Dio, e impegno a conformare la propria esistenza alla Persona di Gesù.
La preghiera e l’impegno di fedeltà quotidiana delle monache vanno a beneficio del mondo intero, per la salvezza eterna di ogni uomo con una particolare attenzione a quanti chiedono preghiere.
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