Ciao!
Grande gioia è per noi poter condividere con te, alcune delle nostre riflessioni; il tema è soprattutto: la Verità !
In un mondo che ci confonde continuamente con il suo offrirci tanta superficialità che alla fine pesa nelle nostre vite tanto quanto la menzogna, e perciò finiamo per non arrivare lì dove il nostro cuore sa di dover arrivare,
ti invitiamo a immergerti con noi in questo Oceano infinito che è il Mistero di Dio, il Mistero nel quale è contenuto il tuo e nostro mistero! Cercheremo di usare un linguaggio semplice e diretto, perché è fondamentale che tu comprenda il contenuto.
Se avrai dubbi o vorrai approfondimenti, puoi sempre trovarci tramite la nostra mail.
Da oggi vogliamo far parte del tuo gruppo di amici!
Chi sono io?
Da dove sono venuto e dove sto andando?
La risposta esiste, ed è una sola, chiunque voglia essere nella verità deve accoglierla cosi come è, e troverà pace e soddisfazione per il suo cuore.
Ecco, non possiamo parlare di te senza prima parlare del tuo Creatore, sì, perché la prima cosa che devi sapere è che sei una creatura, e sei stato creato da un Essere infinitamente superiore a tutto ciò che i tuoi occhi possono vedere, perché tutto ciò che esiste fu creato pure da Lui, e tutta la creazione Lui l'ha fatta esistere per te. Lui è l'Essere che tutto può, sa tutto nel modo più pieno ed è presente dappertutto sempre. Lui ha creato il tempo e tutto ciò che esiste, e tutto continua ad esistere perché Lui continua a mantenere in vita. Noi lo chiamiamo Dio.
Come facciamo a sapere tutto questo?
In verità non avremo potuto sapere mai niente di Lui e ancora meno della nostra origine, se non fosse Lui stesso a rivelarsi, a quelli che Lui ha voluto, che Lui ha creduto più pronti per ricevere la Verità. La storia di tutto questo vi è contenuta nella Bibbia comunicata correttamente per mezzo della Chiesa Cattolica. E noi stiamo cercando di fare un riassunto.
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Ora vediamo come dal più bello passiamo al più brutto:
Questo Dio creatore di ogni cosa è pure tutto Bontà, in Lui non esiste male alcuno né grande né piccolo, né alcun genere di disordine, Lui è il bene per definizione e l’uomo fu creato a sua immagine e somiglianza.
Da dove, dunque, la sofferenza e la morte?
La sofferenza in verità, di qualsiasi tipo: del cuore, della mente e del corpo, è un “sintomo” della morte, i primi “sintomi” della morte, “sintomi” che ci preavvisano e avviano alla morte. La morte è la nostra distruzione.
Noi siamo stati creati dal nulla, e la morte ci fa tornare al nostro nulla, al nostro non-essere.
Ma perché allora la morte, perché tornare a non esistere?
Dice il Libro della Sapienza 1,13+ (che è uno dei libri della Bibbia)
"… Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c'è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale."
È follia pensare che sia Dio l’origine della nostra morte, Lui che è la Sorgente dell’Essere, della Vita;
Cosa è successo allora?
Le prime creature umane, il primo uomo e donna fatti da Dio, hanno fatto una scelta terribile e fu quella di staccarsi dal Volere di Lui, staccandosi dal volere di Lui che è il bene, per forza di cose, l’uomo ha scelto anche il male, ma scegliendo il male, l’uomo ha scelto di staccarsi da Dio, suo Creatore, che era la Sorgente della sua propria esistenza, conseguentemente, staccandosi dalla Sorgente che lo manteneva in vita, l’uomo perde la vita, ed ecco la morte.
È per questo che andiamo tutti verso la morte, di cui le sofferenze sono “i sintomi”. Siamo tutti infatti discendenti della prima coppia creata da Dio e come ereditiamo le caratteristiche e le facoltà donate a loro da Dio: il corpo con le sue facoltà e la mente con le sue facoltà (ragione, libertà, volontà, ecc…); cosi ereditiamo pure le conseguenze della loro libertà usata male, cioè la morte.
Ma il dramma non fu soltanto, anche se già terribile, che dalla polvere siamo stati tratti e alla polvere torniamo, ma abbiamo ereditato pure, per lo stesso motivo, una volontà disordinata, cioè, che tende al male, che trova più gusto e appetito per le cose cattive.
San Paolo dirà:
"Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra."
(Rm 7, 18+)
Continua…