
Goditi un minuto di serenità, in questo dolce passa tempo


Ciao! Sono Angiolino, il presentatore.

Ti voglio far conoscere alcuni amici,
i VINCITORI,
coloro che sono già scritti nel libro della Vita...

​Grande Penitente e contemplativo
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Monaco e presto abate
Mistico
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Acuto nell'intuizione spirituale
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Fortissimo Scrittore
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Consigliere di governanti, vescovi e papi
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Famosissimo in vita e ancora di più dopo morte
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oggi Santo e dottore della Chiesa
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Trascinatore di uomini,
tanto che di lui fu scritto che quando passava per le strade le mamme nascondevano i figli e le mogli i propri mariti con paura che soccombessero al fascino dell'uomo di Dio e andassero dietro a lui in monastero...
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Ed eccolo,
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annunciato dalle trombe:
il nostro primo invitato è:


San Bernardo di Chiaravalle


Angel: Ben Venuto tra noi, Bernardo!
Bernard: Grazie per l'invito.
Approfitto per salutare con affetto tutti e invocare su ciascuno una grande benedizione, con un saluto speciale ai monaci e monache che mi invocano come Padre e ai miei devoti.
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Angel: Tanto per iniziare, puoi sintonizzarci nel tempo e nello spazio...
Bernard: Sono nato in Francia nel 1090 e sono andato in cielo a 63 anni.
Angel: Ho notizie che ti sei fatto monaco a poco più di 20 anni, dopo gli studi che a quell'epoca era per pochi. Cosa era successo?
Bernard: Sì, in verità ho potuto studiare perché ero di famiglia nobile, una famiglia di cavalieri e avrei dovuto seguire la loro strada, però, per me, la strada era un'altra. Mi sono innamorato dei cistercensi che era una riforma dei benedettini all'epoca, mi sono fatto monaco e ho portato con me tanti compagni tra amici e fratelli. Dio mi aveva aperto la strada.
Angel: Sì, carissimo, hai avuto da Dio tanti talenti e hai saputo far moltiplicare tutti! E ora vogliamo anche noi assaggiare un pochino!
Raccontaci per esempio qualche tua sperienza sulla preghiera.
Bernard: quando ero già abate, il Signore mi ha fatto la grazia di una visione spirituale:
ero in coro e con i fratelli cantavamo i salmi,
Ho visto sopra ogni monaco che recitava la preghiera un angelo.
Ogni Angelo aveva un quaderno e scriveva quel che il suo monaco pronunciava, la preghiera che usciva dalla sua bocca. Però ho notato che ogni angelo scriveva con una sostanza diversa: uno con l'oro, un altro con l'argento, un altro con l'inchiostro e un altro ancora con l'acqua. Mi sono meravigliato e ho domandato che cosa significasse. E gli angeli mi hanno risposto ognuno per il suo rispettivo monaco:​​
Il primo disse: "Io scrivo con l'oro la preghiera
di questo monaco perché prega con molta attenzione e fervore.
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il secondo disse: "Io scrivo con argento,
perché prega con certo fervore e molta attenzione";
​il terzo disse: "Io scrivo con l'inchiostro
perché prega con attenzione ma senza fervore";
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e infine, il quarto disse: "Io scrivo con l'acqua
la preghiera di questo monaco, perché è tutto distratto.​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Angel: Bellissima visione, carissimo Bernardo, davvero istruttiva!
Voglio solo fare delle precisazioni per i più sprovveduti del linguaggio religioso: Per "fervore", intendiamo che colui che pregava penetrava nelle parole che stava leggendo, si immedesimava, la gustava proprio, si coinvolgeva - perché la Parola di Dio è proprio cosi, viva ed efficace più tagliente di una spada a doppio taglio, come dice San Paolo. Dunque l'orante è fervoroso quando penetra la Parola e la Parola penetra in lui.
Interessante anche quello che scriveva con l'acqua; il che vuol dire che non si vedeva niente di tutto ciò che pregava il monaco; esteriormente stava pregando, magari cantando splendidamente le parole del salmo, eppure per Dio non c'era niente!
Grazie Bernardo, per aver condiviso questa esperienza, utile per tutti coloro che pregano; tanti infatti si domandano come mai Dio non li ascolta... Qui vi è sicuramente una delle risposte!
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Continua...
restiamo in attesa...
